Io mi arrenderei, E' meglio lasciar perdere, tanto non c'è modo. Finché comanda lui, ci saranno sempre schiere di leccaculo pronti a inventarsi qualsiasi boiata per tenerlo fuori dai guai, anche perché senza di lui sarebbero politicamente morti. E se il prezzo da pagare è una megastronzata come questo DDL, preferisco che gli sia concesso un salvacondotto eterno, che gli permetta finché vive di rubare quanto vuole, scopare baldracche fino a consumarselo e pipparsi tutta la fecola della colombia. Questo disegno di legge è così palesemente forzato che non si sono neanche presi la briga di mascherarlo dietro alla solita retorica garantista. Che per velocizzare l'ingolfatissima macchina della giustizia italiana basti accorciare i tempi di prescrizione non ci credono neanche loro ma, pur di evitare al papi il confronto con la giustizia, sono disposti a rischiare di rimettere in libertà alcune migliaia di delinquenti comuni. Ma non erano loro quelli delle città più sicure? Ogni volta è la stessa storia, per limitare il potere del "nemico" si inventano i decreti Cirami o i lodi Alfano, per non parlare dei progetti di cancellare l'utilizzo delle intercettazioni o di censurare i contenuti della rete. Per tenerlo fuori dai suoi casini stanno causando guai così grossi che ci vorranno decenni prima di rimediare a tutte le loro merdate. Ed è per questo che sono per cavarlo d'impaccio una volta per tutte, se per salvarlo sono davvero disposti a massacrare il già disastrato sistema giudiziario italiano, lasciamo perdere. Diamogliela vinta, tanto non è sua intenzione andare in aula ed è chiaro che userà qualsiasi mezzo per evitare i processi che lo riguardano, e la curiosità di vedere fin dove possono arrivare io non me la voglio levare.
giovedì 12 novembre 2009
venerdì 6 novembre 2009
State of the Nation
Il video degli esclusi del GF numero 10 è sicuramente esilarante. Finito di ridere possiamo cominciare a riflettere sullo stato della cultura e dell'informazione in Italia. Che poi ci sono ancora quelli che (oh, ingenui!) si chiedono come facciamo ad avere il papi a capo del governo. Resta solo da stabilire se è stata una evoluzione naturale, nell'epoca dell'egemonia dell'informazione televisiva, oppure se si è trattato di uno scientifico logoramento della psiche degli italiani volto proprio a garantire al nostro amato presdelcons la rielezione a vita.
mercoledì 4 novembre 2009
Zucche vuote
Il segretario di stato vaticano, cardinale Bertone, ha detto che "che questa Europa del terzo millennio ci lascia solo le zucche delle feste recentemente ripetute e ci toglie i simboli più cari". Credevo che l'avvento di halloween come ricorrenza da festeggiare anche per noialtri, non proprio di cultura anglosassone, fosse più che altro "merito" delle televisioni commerciali di proprietà del suo principale referente politico. Come si fa presto a capir male a volte... Stia pure tranquillo il reverendo, qui da noi è solo un modo come un altro per accontentare bambini ormai irrimediabilmente americanizzati. Non ci sono dietro né ideologie né disegni di cancellazione delle nostre radici "giudaico cristiane", è probabile che ci sia solo la voglia di commercianti e produttori di giocattoli e dolciumi di anticipare un pochino le scorpacciate natalizie.
Ideologizzato sarai te!
"La Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo ha emesso oggi una sentenza nella quale stabilisce che esporre il crocifisso nelle classi della scuola pubblica è contrario al diritto dei genitori di educare i loro figli secondo le proprie concezioni religiose, e al diritto degli alunni alla libertà di religione." (L'Unità, 03/11/2009)
Il Vaticano commenta: "Stupisce che una Corte europea intervenga pesantemente in una materia molto profondamente legata all' identità storica, culturale, spirituale del popolo italiano. Non è per questa via che si viene attratti ad amare e condividere di più l'idea europea, che come cattolici italiani abbiamo fortemente sostenuto fin dalle sue origini."
Invece non stupisce che il vaticano insista a considerare ogni italiano come di sua proprietà. Si convincano una volta per tutte che la loro religione diventerà presto minoranza in questi Paese. Si mettano il cuore in pace e comincino a gettare le basi per una coesistenza pacifica con le altre confessioni.
La CEI sottolinea: "La decisione della Corte di Strasburgo suscita amarezze e non poche perplessità. Fatto salvo il necessario approfondimento delle motivazioni in base a una prima lettura, sembra possibile rilevare il sopravvento di una visione parziale e ideologica."
Non c'è niente di "ideologico". Alla maggioranza degli europei appare del tutto normale che in uno stato laico non siano esposti simboli religiosi nei luoghi pubblici. Capito? PUBBLICI, cazzo!! Nelle scuole cattoliche potranno continuare ad esporre crocefissi e madonnine piangenti, insegnando ai bambini come odiare chi crede in qualcos'altro, come fanno quegli ideologizzati dei talebani.
Non poteva mancare il ministro Gelmini: "La presenza del crocifisso in classe non significa adesione al Cattolicesimo ma è un simbolo della nostra tradizione. La storia d'Italia passa anche attraverso simboli, cancellando i quali si cancella una parte di noi stessi, nessuno vuole imporre la religione cattolica, e tantomeno la si vuole imporre attraverso la presenza del crocifisso. È altrettanto vero che nessuno, nemmeno qualche corte europea ideologizzata, riuscirà a cancellare la nostra identità".
Io sono italiano. Non essendo cattolico, il crocefisso non è un simbolo che rappresenta la mia tradizione, toglierlo non cancellerà la mia identità e forse mi darà la sensazione di vivere in uno stato più moderno, mi dispiace. A parte questo, cara ministro dell'ipocrisia, "nessuno vuole imporre"? Ah si? Davvero? Ha fatto bene a sottolinearlo, perché avevamo capito l'esatto contrario. Ancora a tirare in ballo le corti europee "ideologizzate", come il toro che da del cornuto all'asino.
Ricompare anche Buttiglione: "Sentenza aberrante e da respingere con fermezza. L'Italia ha una sua cultura, una sua tradizione e una sua storia. Chi viene fra noi deve comprendere ed accettare questa cultura e questa storia".
Ricompare anche Buttiglione: "Sentenza aberrante e da respingere con fermezza. L'Italia ha una sua cultura, una sua tradizione e una sua storia. Chi viene fra noi deve comprendere ed accettare questa cultura e questa storia".
Aberrante sarai tu! La cultura e la storia di questo paese sono state spesso lacerate da tragedie immense proprio in mome della religione e di chi voleva imporla con la forza. Imporre un simbolo religioso a qualcuno che crede in qualcos'altro o che non crede in niente, questo si è calpestarne i diritti.
Tuona infine Calderoli: "Calpestati i nostri diritti. Resterà al suo posto nelle scuole".
Il solo fatto che quest'uomo si definisca "cattolico" dovrebbe bastare per formarsi un'opinione su come la maggioranza di 'sta gente tenga veramente in considerazione le sacre scritture. Vangelo in testa.
Week 8
Ancora una sconfitta. Anche se il punteggio, 24 a 16, può far sembrare che ci sia stato equilibrio, in realtà la differenza in campo si è vista fino dai primissimi minuti, quando il primo lancio lungo di JaMarcus Russel ha generato il solito intercetto da parte delle secondarie avversarie. Ci sono evidentissimi problemi, tra coach Cable ed il giovane QB, la sensazione è che il capo allenatore non si fidi più di lui e che lo debba fare giocare solamente per volontà di quello che da quarant'anni è il padrone incontrastato della squadra, il proprietario Al Davis. Purtroppo la tensione sulla panchina dei Raiders è evidente, Russel non gioca tranquillo, il "braccione" che l'aveva tresformato in una prima scelta assoluta al Draft non si è ancora visto, probabilmente a causa dell'insicurezza che i molti intercetti gli hanno messo addosso ed è proprio nella gestione di questa situazione che Tom Cable sta mancando clamorosamente. Mi torna alla mente un altro giovane QB che, all'inizio della carriera nei professionisti, lanciava vagonate di palloni nelle mani dei difensori avversari, proprio perché aveva un braccio potentissimo ma un controllo da affinare, si chiamava Brett Lorenzo Favre e il suo coach era Mike Holmgren, era il 1992 e, da lì a qualche anno, insieme avrebbero vinto anche un Supebowl.
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