mercoledì 28 ottobre 2009

Classe digrignante #3


Il pacioccone ritratto nella foto si chiama Leandro Aletti. E' responsabile di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Melzo in provincia di Milano. E' anche un militante di primo piano di quell'anacronistico sodalizio che è comunione e liberazione ed è, naturalmente, un convinto antiabortista. In passato si è distinto particolarmente per  il simpatico vezzo di apostrofare come "assassini" i colleghi che, non avendo la mente ottenebrata da credenze di origine medioevale non suffragate da nessuna prova scientifica, semplicemente applicavano una legge dello stato italiano. Quello stesso stato italiano che passa lo stipendio anche a lui, attingendolo dalle tasse  pagate da tutti. Ultimamente è tornato agli onori della cronaca per aver aggredito verbalmente tre giovani donne in attesa di essere ricoverate nel reparto da lui diretto, per sottoporsi all'interruzione della gravidanza. Lodevole iniziativa pregna di carità cristiana, quella di urlare "assassina!" in faccia ad una povera donna già provata da una scelta sicuramente molto sofferta, nel bel mezzo di una corsia d'ospedale davanti a degenti e parenti. Cara la mia testolina di cazzo, perchè non vai a fare il talebano in una bella clinica privata, magari di proprietà di qualche ricco sodalizio ecclesiastico? Ma la mancanza di deontologia professionale non è abbastanza per farti cacciare o magari, ancora meglio, radiare dall'albo?

Cominciare bene